Le Grand Bal è un’opera di attualità sconcertante, che senza mai pronunciare la parola “smartphone” o “Facebook”, parla dritto al cuore del nostro tempo.

Ivan Carozzi, Il Tascabile, Perché una mazurca celeste vale tutte le lacrime del grand bal

Fuori dal tempo, dal mondo, dallo stress, la regista Laetitia Carton narra con rigore un mondo a parte, questa bolla fatta di danza fino allo sfinimento in un’atmosfera ipnotica che si riflette sullo stile del film.

Manuela Pinetti, Cinematografo, Le Grand Bal

nel Grand Bal e più in generale nel mondo della danza, non c’è spazio per alcun tipo di differenza tra persone, che sia questa di sesso, razza, età o altro. Esistono solo ballerine e ballerini, lo status si annulla: un vero e proprio inno all’uguaglianza.

Carmine Massimo Balsamo, Il sussidiario, Il film sulla forza e sul messaggio della danza

Tra le due proiezioni, musica live e balli nel chiostro adiacente la sala in collaborazione con il Gruppo “Danzamondo” con ospite Gerard Godon

Rimini Today, Il film “Le Grand Bal” in prima visione al Cinema Tiberio“

Federico Raponi intervista la distribuzione – file audio

Radio Onda Rossa, Visionari

da venerdì 3 a domenica 5 maggio al cinema Esperia in via Chiesanuova 90 a Padova arriva “Le grand bal” il film che ha fatto ballare il festival di Cannes.“ Potrebbe interessarti: https://www.padovaoggi.it/eventi/le-grand-bal-cinema-esperia-3-5-maggio-2019.html Seguici su Facebook: https://www.facebook.com/pages/PadovaOggi/199447200092925

Padovaoggi, Le Grand Bal al cinema Esperia

valutazione **** (su ****)

Maurizio Porro, Corriere della sera, Le Grand Bal

Un’opera attraversata da un lirismo esemplare, e che riaccende il fuoco sull’importanza della passione, della condivisione, e del contatto umano

Elena Pedoto, Cinematographe.it, Le Grand Bal

un film sulla gioia collettiva che è anche una lezione di possibile convivenza al di là del sesso, delle classi sociali, delle età e attitudini.

Cristiana Paternò, Cinecittà news, A lezione di gioia di vivere

La regista si approccia a una materia tanto semplice quanto narrativamente difficile con grande naturalezza, dando spazio anche all’evocazione della parola, che spiega il sentimento, la gioia, il desiderio.

Emanuela Di Matteo, Silenzio in sala, Le Grand Bal